PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DI BONIFICA SITI CONTAMINATI
Il problema dei siti inquinati sta emergendo con forza soprattutto negli ultimi decenni, soprattutto nei maggiori paesi industrializzati, grazie al risveglio di una maggiore coscienza (e conoscenza) Ambientale. Tale problematica è ancora più marcata nelle zone ove il territorio rappresenta una risorsa limitata, rappresentando quindi, oltre che un pericolo per l’ambiente e la salute, anche un danno economico.
L’identificazione delle aree contaminate e la relativa caratterizzazione e bonifica costituiscono oggi un problema ambientale di prioritaria importanza, sia al livello nazionale, sia a livello europeo.
Sono molteplici le situazioni che posso portare ad inquinare l’ambiente che ci circonda, la maggior parte delle quali sono dovute ad insediamenti produttivi:
– siti industriali dismessi,
– siti industriali operativi,
– impianti di recupero rifiuti,
– discariche controllate (ed incontrollate) di rifiuti,
– distributori carburante, depositi oli minerali e oleodotti.
A livello Nazionale i criteri, le modalità di intervento, gli adempimenti e le responsabilità relative ai procedimenti di bonifica di siti contaminati, sono disciplinati dal D. Lgs 152/06 e, nello specifico, alla Parte IV Titolo V e si rifanno alle norme comunitarie, con particolare riferimento al principio “chi inquina paga”.
Con il susseguirsi di diversi aggiornamenti normativi, si sono creati diversi scenari all’interno dei quali potersi collocare al fine di mettere in atto i corretti adempimenti amministrativi e tecnici qui di seguito riportati:
- Procedura Ordinaria (ex art. 242 D.Lgs 152/06)
- Procedura semplificata (art. 249 D.Lgs 152/06 + Allegato 4)
- Procedura semplificata per le operazioni di bonifica (art. 242-bis D.Lgs 152/06)
- D.M. 31/2015 (semplificazione per i punti vendita carburante)